22 agosto 2006

un dubbio lecito...



questa parla da sola...

Una sonora estate di musica...in musica

Portami via di qua sto male... recensioni di musica dentro la testa, copertine di cd sul comodino, libretti di testi sulla scrivania e amplificatori ben tarati per farmi gustare la musica della mia estate.Non ci sarà un filo nè tantomeno un nesso logico a questo simil articolo di giornalista musicale sfigato su un'altrettanto sfigata rivista musicale.Si parte dal qui e dall'ora...Get me away from here, I'm dying! dei Belle and Sebastian in due versioni diverse scoperte per caso sull'altrettanto scoperto per caso cd di cover-tributo ai Belle and Sebastian, scoperti guarda un po' per caso proprio la scorsa estate. E di estate in estate, sonnecchiando e camminando quatta quatta per superare autunni inverni e primavere aridi di concerti, ecco che mi ritrovo a consumare dosi crescenti di nuove sonorità per l'estasi del mio udito appena fuori dal letargo. E comincio con i Marta sui tubi, in concerto in un caldo pomeriggio di luglio come tanti, di cui mi resta per la testa un infinitesimo delle note alte prese dal siculoavoltelitteltoniano cantante senza marranzano ma con una creatività che mi spiazza e di piazza in piazza mi ritrovo su una spiaggia. Ho accumulato suoni folk indipendenti che mi parlano di mediterranno e di toscana, ma il contesto è diverso e lo jonio mi regala un'empatica la mia banda suona il rock e a seguire mi regala un rock come non avevo mai visto, e poi mi regala un sogno e due cd. Permament fatal error da ascoltare dentro la mia stanza a un piano rialzato dalla realtà, suoni nella testa, elettricità tenue da godere magari con una buona cuffia, di quelle che non ho avuto mai. L'altro cd è arancione, è un cd piccolo di dimensioni, dentro devo ancora scoprirlo...bias! Chiudo gli occhi e mi regalo un ricordo che si sdoppia, Soeur violence e il suo strazio per due volte nella testa e nella realtà...forse la mongolia non è lontana, quanto ci vuole da Scordia ad Ulan Bator? un'estate intera o una vita in corriera? Dilemmi esistenziali, progetti di viaggi dentro la testa e sogni che vanno realizzati. Ho il piccolo sogno di un gatto tra i piedi, di quelli che nascono sotto una pianta di gelsomino o che mangiano il tonno da una scatoletta di latta lì su una veranda, un gatto ciliegia dal naso rosso: è L'irréparable di un Gatto ciliegia contro il grande freddo. Combattimenti felini dentro una testa e dopo un anno d'amore ecco sopraggiungere sinistra l'estasi di un delitto. E' la strumentalità soave dei gatto ciliegia contro il grande freddo...cactus su una copertina se non ricordo male, sul colore sono indecisa rosso fuksia o blu verde. Si tratta della mia scoperta personale, forse il cd di questa mia estate, è una scelta irreparabile e a tratti irripetibile, ma suona dannatamente bene. E' un buon mix di vecchio e nuovo e voglio che sia elettronico quanto basta. Ritorno con la mente ai primi suoni elettronici di inizio estate e ruota attorno alla mia testa l'universo in tempesta di Thom Yorke a bianco e nero con il suo The eraser, la sua collina e la sua spiaggia rigorosamente senza chitarra. E chiudo il mio cerchio di estive sonorità con la solenne triade milano circonvallazione esterna, varanasy baby e non sono immaginario, ad inseguirsi su un palco speciale in una speciale location fatta di cielo e mura, un albero e un abside e gli afterhours sotto le luci di una kalsa in vita.

Original Soundtrack:
"A century of covers" - Belle and Sebastian tribute
Marta sui tubi @ Arezzo Wave - Arezzo 16/07/2006
"C'è gente che deve dormire" - Marta sui tubi
"Taranta power" - Eugenio Bennato
"LawSpeed" - Permanent Fatal Error
"Bias!" - Xabier Iriondo e Olivier Manchion
Ulan Bator @ Blue Dhalia - Gioiosa Jonica 30/07/2006
"L'irréparable" - Gatto ciliegia contro il grande freddo
"The eraser" - Thom Yorke
Afterhours @ Spasimo - Palermo 07/08/2006

13 agosto 2006

Parlare


Laura scrive: senti ma chi era quello che diceva comunicare è difficile maledettamente difficile?bechelloni?
Claudia scrive: il mitico bekelloni!!!!!!!!!!
C : + cannoni - bechelloni
L : sarà oggetto del mio prossimo post, deciso!
C : io sono arida di parole!
L : niente ci fa, anzi sai che ti dico? meglio così!
in questo mondo si parla troppo e si dicono troppe cazzate
C : è decisamente vero.
L : meglio non parlare una buona volta!
C : c'è stato un tempo in cui io non parlavo ed era bello
L : è da ieri che anch'io mi soffermo sullo stesso pensiero
bisogna ritornare alle silenziose origini ogni tanto
C : poi deve essere successo qualcosa e ho cominciato a parlare a raffica...
a volte mi stupisco di tutto quello che dico...
pignè credo che siamo pronte al post a quattro mani!
L : forse si
………………………………………………………………….

L : non credi che possa essere controproducente condannare
le troppe parole per due che hanno appena aperto un blog?
C : dobbiamo sovvertire il sistema

più o meno è iniziata così

____________________________________________________________________________________

comunicare è difficile, maledettamente difficile
mi rendo conto di quanto la situazione sia peggiorata con l’avvento dei vari messenger, skype, telefoni sempre accesi, possibilità pressoché illimitata di rintracciare e di essere rintracciati
Quello che scrivo con un sorriso sulle labbra a messina, può suonare offensivo a 400 km di distanza…creando confusione fra il detto, il non detto e ciò che non si è neanche mai lontanamente pensato.
Inizio a credere davvero che ognuno di noi sia un pianeta a se, ogni singolo essere vivente è dotato di un suo proprio linguaggio,di un suo proprio vocabolario che da significati diversi alle parole comunemente usate da milioni di persone…”la percezione richiede impegno”
Qualcuno poco tempo fa mi ha detto di non sentirsi italiano perché l’Italia in realtà non esiste, siamo troppo diversi da nord a sud, da est a ovest…non parliamo neanche la stessa lingua…
Mi domando se la stessa cosa non valga per la Sicilia: se per dire “guarda” io dico “vadda”, una scordiense dice “talè” e un palermitano dice “talìa” forse è il momento di porsi qualche domanda…
In fondo anche nel mio piccolo nucleo familiare di 4 persone la stessa parola assume 4 significati diversi.
Comunicare è difficile, maledettamente difficile e maledettamente necessario
ma cos’è questa smania di parlare, di informare il mondo di ogni nostro minimo movimento?
…mi viene in mente una persona conosciuta tempo fa che passava ore a descrivere nei dettagli, al suo ragazzo, i suoi ingressi nel bagno…ora di entrata, scopo della visita, raggiungimento dell’obiettivo, tempo di permanenza …
può farti ridere, può terrorizzarti…
Non voglio privarmi della comunicazione, voglio esprimere la mia gioia,il mio disgusto e il mio affetto, voglio esprimere il mio pensiero, ma con moderatezza e nei tempi giusti…
a volte checché ne dica il nostro telefono abbiamo bisogno di essere momentaneamente non raggiungibili…
Per conto mio stamattina aspettavo una risposta importante…ho spento il telefono e sono andata al mare
Per tre ore mi hanno raggiunto solo i rumori della spiaggia …e quella risposta è arrivata solo quando ero disposta ad accoglierla …una bella liberazione!
Le parole sono un mezzo potente, ci piovono addosso continuamente e spesso senza rispetto, anche adesso che scrivo e mi tradisco da sola con la mia prolissità…

___________________________________________________________________________________


C'è stato un tempo in cui non si parlava tanto. C'è stato un tempo in cui io non parlavo tanto. E a quanto pare non ci facevo poi tanto caso. C'è stato un tempo in cui non cancellavo mai quello che scrivevo.
Questa è già la seconda versione del post.
Inizio contraddittorio per un post contraddittorio che vorrei parlasse di silenzi ed esaltasse la bellezza del non parlare, di quella preistoria della mia storia personale in cui preferivo tacere. E poi deve essere successo qualcosa e poi sicuramente qualcos'altro se mi ritrovo qui a parlarne in maniera antitetica su un blog che è la coronazione del sogno bisogno del poter parlare ovunque comunque e...pure quantunque.
Credo ci sia una sottile linea di confine tra il parlare e il parlare eccessivamente, io mi sono resa conto di averla superata qualche volta e non solo in preda a deliri alcolicometafisici. E lì deve essere sorta la questione: che senso ha? già, che senso ha sparare così tanto cazzate? ricoprirsi ed essere ricoperti da questa quantità di parole senza senso, discorsi senza senso e pensieri senza senso?
Sono domande senza senso che credo possano venir fuori solo nel momento in cui ci si rende conto che c'era un confine lì e che quel confine è stato superato...tutto deve essere provato sulla propria pelle...che si sa ad accusare gli altri di aver superato la decenza siamo tutti bravi.
Questo è il mio atto di dolore e prima ancora la mia presa di coscienza.
Lo faccio scrivendo cazzate su un blog ma lo faccio. Il sistema va sovvertito dal suo interno e io parto da qui...dal parolare inopportuno e insensato...il basso ventre della parola.
E adesso mi godo un po' di silenzio.

06 agosto 2006

Cadere all' ingiù..

Cadere all'ingiù, vedere da lì
Le cose al contrario su te
Cadere più giù...

Mi chiedo: ma quando dico un salto voi a cosa pensate?

Io penso a saltare giù, al massimo saltare un ostacolo, ma proprio a voler pensarci parecchio.
Non mi verrebbe mai in mente un salto in verticale verso l'alto.
Che sia questo sinonimo di grossa crisi o di pessimismo cosmico io non posso dirlo e a dire la verità non voglio neanche saperlo! Sarà che a furia di pensare che il mondo è diviso tra gente che vede il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno ho dimenticato l'altro punto di vista. L'altro...l'alter...il salto all'insu'.
O forse più realisticamente devo aver metabolizzato Eraclito e il suo "una e la stessa è la via all'insu e la via all'ingù" tanto da non aver dubbi e incertezze sull'esistenza del salto in alto! ;) In fondo...siamo figli dei greci e del fuoco, perchè non seguire la loro via?

05 agosto 2006


Capricorno (22 dicembre - 19 gennaio)
In questo momento sei una forza della natura o uno scherzo della natura? La verità è che sei una scherzosa forza della natura. Sei nel momento più anomalo che possa attraversare un Capricorno, eppure hai a disposizione anche la stessa energia di una tempesta. La cosa divertente è che i due fattori sono legati: la tua eccentricità alimenta la tua forza e viceversa. Evita di preoccuparti e farti domande su questo strano fenomeno, e invece sfrutta appieno i vantaggi che ti sono offerti.

lo so...lo so
pubblicare il mio oroscopo personale oltre a non essere di pubblica utilità,probabilmente non è nemmeno di pubblico interesse, ma a me questo oroscopo mi fa proprio sorridere e quindi perchè non condividerlo!!!
e se poi volete sapere il vostro...www.internazionale.it

03 agosto 2006

Joy division docet. Io sum parce que cogitans umano est.

"When the routine bite hard
and ambitions are low
and the resentment rides high
but emotions won't grow
and we're changing our ways,
taking different roads
then love, love will tear us apart again
why is the dadroom so cold
turned away on your side?
is my timing that flawed,
our respect run so dry?
yet there's still this appeal
that we've kept trought our lives
love, love will tear us apart again
do you cry out in your sleep
all my failings exposed?
get a taste in my mouth
as desperations takes hold
is it something so good
just can't function no more?
when love, love will tear us apart again. "

e anche i joy division fanno la loro porca figura rendendo memorabile una partita d calcio balilla!

Love...love will tear us apart again.

E sono ancora in fermento, c'è un festival che s'ha da fare e nel frattempo mi scervello per organizzare una nuova avventura nella sicilia occidentale seguendo le orme di tre piccoli porcellin live allo spasimo di palermo, ma il cogito è irregolare e io non so se sum. Passo e chiudo. La musica dovrebbe essere libera, non si può rischiare di fare 300 km e restare dietro un cancello perchè non si ha il biglietto!
Quando sarò grande comprerò i biglietti per tutti con largo anticipo...dopo aver comprato quella casa lì!

02 agosto 2006

cronaca di un'eccentrica serata memorabile.


Devo aver scritto qualcosa sulla moleskine, ma adesso è nebbia nella testa.
Nella testa rimangono suoni, odori, immagini e parole memorabili di una serata altrettanto memorabile. La legge di murphy vuole che quando vuoi che una giornata sia memorabile la stessa risulta avere una spinta inversa pari all'intensità della volontà, fortuna vuole che murphy non sia riuscito a raggiungere gioiosa j.
Una notte memorabile; alcuni passaggi sono sfumati nel non ricordo alcolico, ma altri mi restano dentro tra la testa e lo stomaco e mi fanno sorridere serena.
prima di arrivare a gioiosa j. era solo un viaggio stimolato da un imput musicale: ulan bator al bluedhalia.
a gioiosa j. è stato un biliardino, un concerto non finito, un concerto finito e il concepimento di un sogno
il dopo gioiosa j. è un insieme informe di sensazioni e progetti che mi frullano per la testa in parallelo alla volontà di crederci.
Adesso ci credo ma non so come andrà.
Quello che so è che tornando a casa ho lasciato una mia foto a qualcuno mentre scrivo, una felpa rossa a casa della pigneri inondata dalla luce del sole, un po' di pelle della mia gamba destra sul muretto della stazione di gioiosa j. e la promessa di un festival.
Ho portato con me una locandina che stava dentro il taschino di una camicia di un perfetto sconosciuto, due cd in dono, soeur violence dal vivo per me e la promessa fatta a me stessa di partorire un festival.
Sento che qualcosa di memorabile è accaduto ed è un work in progress...sento che qualcosa di memorabile deve ancora accadere.
Questa è una cronaca, ci saranno altri modi per parlarne ancora...troveremo altri modi.