29 luglio 2006

firenze on my mind


firenze nella testa
san sebastian nei sogni
gioisa jonica nello stomaco ( e forse pure negli incubi)
messina sotto i piedi
ogni dito è una città che ho visto per un attimo
faenza,arezzo,milano,laspezia,aix,marsiglia,bologna,taranto,venezia,parigi
le braccia accolgono mari e montagne e colline e terre
terre bianche, rosse, nere, gialle
negli occhi verde di foglie colpite dal sole
e blu profondo d'acqua salata


sono persa...ma dove sono?

reggio di calabria si raggiunge a nuoto o a cavallo della jetta?

il titolo è già un programma, la lunghezza wertmulleriana senza essere sinonimo di cose sconce sta a indicare l'avvicinarsi di una nuova avventura, e io sguazzo dentro questo dover far combaciare orari, cercare soluzioni, trovare traghetti.
Il viaggio.
Ho deciso che questa è l'estate dei piccoli viaggi, quelli che durano una notte ma dentro sono un concentrato di attività mentale spirituale emotiva che ai viaggi dei monaci buddhisti in nepal ci si fa un baffo!
Sì viaggiare...evitando le buche più dure...ma soprattutto "noi avanziamo verso la prossima avventura sotto i cieli..." immemori delle mille disavventure vissute ad aspettare treni che non arrivavano mai, treni lenti, treni sporchi, in stazioni illuminate dove avresti tanta voglia di dormire e se insisti un po', magari ce la fai pure!
Ho deciso che in un modo decente bisogna pure cominciare la mia vacanza in sicilia, anche se vacanza non posso chiamarla dato che è casa mia...e credo che andare in un posto che credevo vicino e invece è molto lontano e non sapere neanche come arrivarci per sentire gli ulan bator è decisamente un modo decente! Anzi, ampiamente decente!
E allora non offro soluzioni da tour operator, solo qualche orario di treno e qualche nome di stazione per la testa, il resto è VIAGGIO.
Mi pongo solo due domande:
1. Quanto ci vuole da messina a gioiosa jonica?...
2. Ma soprattutto quanto ci vuole da messina a reggio calabria?

E non accetto risposte tipo: un giorno di corriera o una vita intera... con la speranza che sia meno di un'ora!

26 luglio 2006

esibizionismo?


Tutto è iniziato a casa mia...
la fretta nel fare le valigie mi aveva fatto sicuramente dimenticare molte cose importanti
non so perchè ma quelle valigie erano stranamente leggere, pronte ad essere riempite altrove.
ho salutato frettolosamente, forse non ho salutato affatto, sono uscita sovrappensiero
arrivata al sottopassaggio della stazione la folla era pressante e rumorosa, insolitamente folla
decido di fermarmi un po' ad aspettare in mezzo a quella confusione
la mia attesa viene premiata da suono di tamburi, sbattere di piedi e sonaglini agitati per aria
...si sta proprio bene in mezzo ad un improvvisato concerto di taranta...
improvvisamente mi sono ricordata il perchè della mia presenza lì: il treno!
l'avevo atteso tanto quel treno, oltre il sottopassaggio la mia amica mi aspettava per prendere la magica freccia del sud
in un istante spariscono i sonagli e i tamburi, mi precipito in stazione trovo la mia amica
corriamo in cerca del binario giusto, cerchiamo di decifrare i cartelloni
incredibile
il nostro è l'unico treno partito puntuale
e naturalmente partito prima che potessimo salirci
proviamo a trovare una soluzione alternativa, ma non ci sono alternative alla freccia del sud
"il viaggio" ha bisogno della freccia del sud per compiere il suo miracolo, un po' come il sangue di san gennaro,
periodicamente si ripete sempre con le stesse modalità e sempre con la stessa angoscia e la stessa speranza (di arrivare sani e salvi in questo caso!)
Decidiamo di rimandare il viaggio all'indomani, stesso posto stessa ora
mi piace l'idea di essere una presenza fantasma nella mia città, tutti sanno della mia partenza, e nessuno che si immagini che sono ancora lì
ho la sensazione che ogni treno perso abbia un senso e poi quella taranta suonata nel sottopassaggio era proprio bella, sarebbe stato un peccato perdersela
in fondo la freccia del sud parte ogni giorno e sempre dallo stesso binario
Forte di queste mie convinzioni prendo ad aggirarmi per la città, mi stupisce il fatto che sia identica al giorno prima
chissà perchè ci convinciamo che la nostra presenza abbia un qualche peso nella vita quotidiana delle città in cui abitiamo
cammino vicino al duomo...incontro qualche viso noto...mi giro e c'è via dei servi...
non so come sono a piazza San Marco
non so perchè sono con un ragazzo con i capelli lunghi
potrebbe essere chiunque e in realtà non è nessuno
sono a casa sua per il pranzo
non lo conosco, non so nemmeno perchè mi trovi lì,non brilliamo in conversazione, ma quello sembra essere l'unico posto possibile, l'unica compagnia possibile


passa un giorno e sono ancora con questo ragazzo, siamo dentro una bottega adesso
l'orario è lo stesso del giorno prima
il motivo per cui siamo insieme è sempre lo stesso: nessuno
nella bottega, una ragazza mi si avvicina, esplora il mio viso con le mani quasi a cercare il calco per una futura scultura
le lascio scoprire i tratti del mio volto con calma...
il mio amico di prima esordisce con questa frase:
"tu sei una di quelle che da piccole stava sempre sorridente nell'attesa che qualcuno gli scattasse una foto"


questa frase mi talmente sconcertato che ho preferito svegliarmi...
eppure non pensavo di aver mangiato così pesante ieri sera ! :P

24 luglio 2006

Escluso il cane


Chi mi dice ti amo
chi mi dice ti amo
ma togli il cane
escluso il cane
tutti gli altri son cattivi
pressoché poco disponibili
miscredenti e ortodossi
di aforismi perduti nel nulla
chi mi dice ti amo
chi mi dice ti amo
se togli il cane
escluso il cane
non rimane che gente assurda
con le loro facili soluzioni
nei loro occhi c'è un cannone
e un elisir di riflessione
e tu non torni qui da me
perché non torni più da me
Chi mi dice ti amo
chi mi dice ti amo
ma togli il cane
escluso il cane
paranoia e dispersione
inerzia grigia e films d'azione
allestite anche le unioni
dalle ditte di canzoni
e tu non torni qui da me
perché non torni più da me




Eh si...forse il buon vecchio Rino aveva capito tutto della vita,
escluso il cane tutti gli altri son cattivi, pressochè poco disponibili...
ma in fondo perchè continuare a combattere i propri fantasmi quando basta il sole a farli sparire?

23 luglio 2006

Mi associo!



si ricomincia da due scalini,un piccolo cortile, una schiena dritta e il sole in controluce che illumina un nuvola di fumo
io ricomincio da una lezione che stento ancora ad imparare...sono davvero di molto pigra
ricomincio dal basso perchè a volte 5 piani sono davvero faticosi da scalare e poi ti passa la voglia di tornare giù
ricomincio dal basso perchè inizio a soffrire di vertigini e ho bisogno di stendermi per terra a guardare le nuvole che vanno e vengono!

Manifesto programmatico



Nothing could be bring me closer.
Nothing could be bring me near.
Where is the road I follow?
believing, leave.

It's under, under, under my feet.
The scene spread out there before me.
Better I go where the land touches sea.
There is my trust in what I believe.

That's what keeps me,
That's what keeps me,
That's what keeps me down,
to leave it, believe it,
leave it all behind.

Shifting the dream
nothing could bring me further from my old friend time
shifting the dream
charging the scene
I know where I marked the signs
Suffer the dreams of a world gone mad
I like it like that and I know it

I know it well, ugly and sweet
A temper man who said believe in his dream.

That's what keeps me
That's what keeps me
That's what keeps me down
I sent it on an airline plane
I sent it off in an airplane
that never left the ground.

That's what keeps me,
That's what keeps me,
That's what keeps me down,
To leave it, believe it.
leave it all behind.

Lift me, lift me,
I attain my dream.
I lost myself, I lost them.
heartache calling me.
I lost myself in sorrow
I lost myself in pain.
I lost myself in gravity,
Memory, leave, leave.

That's what keeps me,
That's what keeps me,
That's what keeps me down,
To leave it, believe it,
leave it all behind.

That's what keeps me,
That's what keeps me,
That's what keeps me down,
To leave it, believe it,
leave it all behind.

Midnight hands, my eyes are still
I walk into the scene
Shoot myself in a different place
Leavin'

Longed for this to take me,
Longed for my release
Waited for the coming
leavin', leave.

Leave, leave.
Leavin', leavin'

22 luglio 2006

Incipit.


E fu basso.
Sud, giù, piedi, terra, suolo. Piano rialzato, piano terra, seminterrato.
Seminterrato, livello strada, comincio da qui.
Ricomincio da una prospettiva diversa, che a guardare sempre dall'alto di un quarto piano poi ci si stanca pure. E se una volta sostenevo che i piani alti sono sempre il meglio adesso mi ricredo e scendo giù, guardo i miei piedi, guardo i piedi e mi godo questa nuova avventura in un seminterrato. Senza pretese.