26 luglio 2006

esibizionismo?


Tutto è iniziato a casa mia...
la fretta nel fare le valigie mi aveva fatto sicuramente dimenticare molte cose importanti
non so perchè ma quelle valigie erano stranamente leggere, pronte ad essere riempite altrove.
ho salutato frettolosamente, forse non ho salutato affatto, sono uscita sovrappensiero
arrivata al sottopassaggio della stazione la folla era pressante e rumorosa, insolitamente folla
decido di fermarmi un po' ad aspettare in mezzo a quella confusione
la mia attesa viene premiata da suono di tamburi, sbattere di piedi e sonaglini agitati per aria
...si sta proprio bene in mezzo ad un improvvisato concerto di taranta...
improvvisamente mi sono ricordata il perchè della mia presenza lì: il treno!
l'avevo atteso tanto quel treno, oltre il sottopassaggio la mia amica mi aspettava per prendere la magica freccia del sud
in un istante spariscono i sonagli e i tamburi, mi precipito in stazione trovo la mia amica
corriamo in cerca del binario giusto, cerchiamo di decifrare i cartelloni
incredibile
il nostro è l'unico treno partito puntuale
e naturalmente partito prima che potessimo salirci
proviamo a trovare una soluzione alternativa, ma non ci sono alternative alla freccia del sud
"il viaggio" ha bisogno della freccia del sud per compiere il suo miracolo, un po' come il sangue di san gennaro,
periodicamente si ripete sempre con le stesse modalità e sempre con la stessa angoscia e la stessa speranza (di arrivare sani e salvi in questo caso!)
Decidiamo di rimandare il viaggio all'indomani, stesso posto stessa ora
mi piace l'idea di essere una presenza fantasma nella mia città, tutti sanno della mia partenza, e nessuno che si immagini che sono ancora lì
ho la sensazione che ogni treno perso abbia un senso e poi quella taranta suonata nel sottopassaggio era proprio bella, sarebbe stato un peccato perdersela
in fondo la freccia del sud parte ogni giorno e sempre dallo stesso binario
Forte di queste mie convinzioni prendo ad aggirarmi per la città, mi stupisce il fatto che sia identica al giorno prima
chissà perchè ci convinciamo che la nostra presenza abbia un qualche peso nella vita quotidiana delle città in cui abitiamo
cammino vicino al duomo...incontro qualche viso noto...mi giro e c'è via dei servi...
non so come sono a piazza San Marco
non so perchè sono con un ragazzo con i capelli lunghi
potrebbe essere chiunque e in realtà non è nessuno
sono a casa sua per il pranzo
non lo conosco, non so nemmeno perchè mi trovi lì,non brilliamo in conversazione, ma quello sembra essere l'unico posto possibile, l'unica compagnia possibile


passa un giorno e sono ancora con questo ragazzo, siamo dentro una bottega adesso
l'orario è lo stesso del giorno prima
il motivo per cui siamo insieme è sempre lo stesso: nessuno
nella bottega, una ragazza mi si avvicina, esplora il mio viso con le mani quasi a cercare il calco per una futura scultura
le lascio scoprire i tratti del mio volto con calma...
il mio amico di prima esordisce con questa frase:
"tu sei una di quelle che da piccole stava sempre sorridente nell'attesa che qualcuno gli scattasse una foto"


questa frase mi talmente sconcertato che ho preferito svegliarmi...
eppure non pensavo di aver mangiato così pesante ieri sera ! :P

1 Comments:

Blogger imieipiedi said...

devo andare in via maggio...il problema è che non è dalle parti di santo spirito, è tutta dall'altro lato, tra s.marco e piazza indipendenza. Sono sulla bici ma mi preoccupo della ztl...è tutto molto strano pignè.
Cosa ci fa firenze nel nostro mondo onirico?
Qui c'è bisogno della smorfia..
Chissà quanto ci vuole da scordia a firenze...in bici! :)

27 luglio, 2006 00:39  

Posta un commento

<< Home