04 giugno 2008

La connerie la plus grande de ma vie


Non riesco a togliermi di dosso la sensazione di star facendo la cazzata più grande della mia vita. Ancora una volta mi chiedo se in qualche modo sto provando a cogliere il senso di osare turbare l'universo. Stavolta qui sto osando turbare l'universo o nonostante i segni che provengono da questo universo io mi giro tranquillamente dall'altra parte? Già...i segni, gli sto dando tanta importanza solo perchè sono lì davanti alla scelta o sarebbero arrivati comunque e io non me ne sarei neanche accorta? Sto osando con la grammatica mi sa...Non capisco. Non riesco a capire se tornare vale qualcosa in questa congiunzione astrale. E nel frattempo mi muovo per le strade di una città per cui è stato subito amore e mi sembra quasi di stare guastando questo amore in nome di non so nemmeno io cosa. Il futuro? Una laurea? Un passatempo? Un gioco? Un equilibrio precario? Un seminterrato? I ricordi? Dei gatti? Una coperta calda? Per cosa? Per cosa?...
Non riesco a mettere tutto su una bilancia a due piatti e lasciarmi andare verso dove il piatto pende. Non riesco a soppesare. Peso. Che peso dare a una cartolina in bianco e nero con due bambini abbracciati che indicano una casa...e ci immaginano dentro una libreria, di quelle con la famiglia felice e un cane steso al sole? Immagini sovrapposte. Di felicità fugaci e calde.
Di una Parigi disarmante, vista con gli occhi di chi non riesce ancora a rendersi conto che gli sta girando le spalle per inseguire qualcosa di indefinito, di difficile comprensione.
E poi arriva un bigliettino da visita che fa arrosire e lui incontrato per strada che fa arrossire e un sacco pieno di possibilità all'autonomia. E una città ancora tutta da scoprire e da sentire dentro e sentirsi dentro.
Sto facendo la cazzata più grande della mia vita.
E ci vado incontro con tutta la consapevolezza universale, astrale e numerologica.
Spero di non dovermene pentire.

Original soundtrack:
You must stay out - Songs for Ulan

4 Comments:

Blogger La CuGiNa said...

oooooo...
il capoccione fuori saint eustache...
grasse lacrime di nostalgia per le grasse biciclette 'ffittate col velib...

05 giugno, 2008 21:58  
Blogger imieipiedi said...

nostalgia precoce la mia. ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

05 giugno, 2008 22:54  
Blogger lapigneri said...

ohiohi e chi vi "agguanta" più adesso?

06 giugno, 2008 00:07  
Blogger sonosoloio said...

giusto per ricordare...
"dobbiamo andare e non fermarci finchè non siamo arrivati."
"dove andiamo?"
"non lo so, ma dobbiamo andare."
Jack Kerouac, On the road

nostalgia: dal greco νόστος (ritorno) e άλγος (dolore), "dolore del ritorno".

ti sono vicina e so che è difficile...trooooooppooooooo difficile... ;(

06 giugno, 2008 00:18  

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