04 marzo 2008

Consolazione di riso al latte




Questa ricetta si forma nella mia mente fra due isole,
un libro e tre ricordi.
E' il primo giorno,da un mese a questa parte, in cui non ho voglia di uscire di casa.

"Non c'è niente di particolare, a parte il fatto che mi manchi"

Il latte e lo zucchero iniziano a bollire,
il riso,cadendo nel pentolino fa un rumore simile a quello delle maracas,
dura un istante,
ma da la giusta nota di allegria perchè la preparazione sia ispirata.
Il resto è attesa,
tutto sembra attesa da un mese a questa parte.
Come ogni volta del resto.
Come ogni marzo mi tengono in equilibrio
solo i biglietti di aerei e treni che ho scrupolosamente
cercato, voluto e ottenuto.
I biglietti,
terapia infallibile contro tutti i malanni dello spirito,da sempre.
a volte penso che vorrei averli conservati tutti in una scatola,
sin dal primo viaggio.
La scorza di limone e la stecca di cannella adesso galleggiano placide nel latte,
iniziano a sprigionare il loro profumo,
che per me si traduce nella parola Sicilia e sì,
anche se faccio sempre fatica ad ammetterlo,
nella parola casa.
Come tutte le attese che si rispettino,
anche la mia non può essere infinita.
il riso ha ormai preso corpo, e quel poco di latte che resta è simile ad una crema.

"il giorno dopo tutto mi sembrava bianco e traboccante di luce,
bianco morbido"


Un po' di fragole,
per guarnire,
per colorare di rosso la luce e renderla più calda,
per quel sapore lontanamente asprigno
che qui, a credere che tutto sia bianco e dolce e morbido,
si fa la figura degli illusi!

Cannella in quantità, a volontà, fino allo sfinimento...
già mi sento meglio.



Ti ricordi il mio sogno del riso al latte all'inizio del libro? Non riesco a immaginare un dolce altrettanto sensuale...questa ricetta è per otto persone, ma mi sembrerebbe un crimine cucinarne meno. Io posso divorarlo tutto quanto senza battere ciglio e non vedo perché dovrebbe essere diverso per te, lettore o lettrice. Se proprio dovesse avanzarne un po', puoi conservarlo in frigorifero o meglio, se non ti manca il buon umore, ricopri il tuo amante dalla testa ai piedi con i lussuriosi chicchi per poi leccarli con dedizione certosina. In un caso come questo, si può decisamente chiudere un occhio sull'eccesso di calorie.
Isabel Allende _ Afrodita

7 Comments:

Blogger Gianfranco said...

La', va bene tutto, ma di dolci capisci poco...

04 marzo, 2008 19:32  
Blogger lapigneri said...

de gustibus...

04 marzo, 2008 19:33  
Blogger Gianfranco said...

de che? ubi cioccolatum noluit dulcis schifus est.

04 marzo, 2008 20:23  
Blogger imieipiedi said...

pigné mi fai commuovere.

05 marzo, 2008 12:18  
Blogger lapigneri said...

paris est voisin! :)

05 marzo, 2008 17:35  
Blogger La CuGiNa said...

sono pesantemente stupita!
siamo ai livelli di "ai mejo post"...
vado a mettere il latte sul fuoco

06 marzo, 2008 21:03  
Blogger Coniglietto Mannaro said...

Senza parole, davvero splendido questo post.

14 marzo, 2008 22:31  

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